Secondo il Rapporto annuale del crimine su Internet (IC3) del 2019, lo scorso anno il Federal Bureau of Investigation (FBI) ha ricevuto oltre 467.000 denunce di cibercriminalità che hanno causato perdite stimate per 3,5 miliardi di dollari USA. Nel 2019 sono stati registrati sia il maggior numero di denunce sia le perdite economiche più elevate; nel 2015, ad esempio, le perdite annuali sono state di “solo” 1,1 miliardi di dollari.
La frode basata sul Business Email Compromise (BEC) rimane il tipo di truffa più dannoso tra quelli riportati, rappresentando oltre la metà delle perdite totali e costando alle aziende quasi 1,8 miliardi di dollari. Anche queste tecniche però sono in continua evoluzione. Nel 2013, i truffatori generalmente avrebbero violato o falsificato l’account e-mail di un CEO o CFO per richiedere un trasferimento fraudolento di fondi ad account sotto il loro controllo. Nel corso degli anni le tattiche si sono evolute per includere anche e-mail personali o quelle dei fornitori fino a falsificare gli account e-mail degli avvocati.
L’anno scorso i dipartimenti di risorse umane sono stati tra i reparti più colpiti dalle frodi BEC. I truffatori le prendono di mira fingendosi dipendenti che desiderano aggiornare le informazioni sui conti correnti su cui preferiscono che vengano versati i propri emolumenti. Le informazioni aggiornate in genere indirizzano quindi i fondi su un conto con carta prepagata.
Anche le frodi agli anziani sono tra quelle più impiegate e ormai un’emergenza. Con 68.013 vittime, questo tipo di truffa ha raggiunto il maggior numero di vittime; i ventenni hanno dichiarato “solo” 10.724 vittime. Il numero di vittime potrebbe non riflettere la reale entità del problema poiché fornire la fascia di età è facoltativo.
Gli anziani sono spesso obiettivi semplici, basta fingersi una persona interessata a un incontro amoroso o di qualche reparto di supporto tecnico, impersonare qualche ente governativo o inviare delle false vincite alla lotteria per trarre in inganno questa tipologia di utenti. Le vittime di questi stratagemmi sono state truffate per oltre 835 milioni di dollari. Le frodi legate alla sfera sentimentale rappresentano da sole circa mezzo miliardo di dollari di perdite, con l’FBI che stima che fino al 30% delle vittime delle truffe “romantiche” fossero state usate come fonti facili di denaro.
La frode del supporto tecnico rimane un problema crescente poiché i truffatori tentano di truffare le loro vittime contattandole con il pretesto di risolvere un problema tecnico inesistente con le loro licenze software o conti bancari.
Di recente, tuttavia, i truffatori hanno alzato il tiro fingendosi rappresentanti di famose compagnie di viaggio, istituti finanziari o piattaforme per lo scambio di valute virtuali. La frode del supporto tecnico ha causato perdite per circa 54 milioni di dollari nel 2019, un aumento del 40% rispetto all’anno precedente, con la maggior parte delle vittime che rientrano nella categoria di età degli over 60.
Nel frattempo, le perdite derivanti dal ransomware hanno raggiunto circa 9 miliardi di dollari USA, quasi il triplo delle perdite subite nel 2018. Anche il numero di vittime segnalate è aumentato a circa 2.000 rispetto ai 1.500 del 2018. Allo stesso tempo, il phishing rimane ancora il problema più diffuso con 114.072 vittime lo scorso anno, le truffe per mancato pagamento e mancata consegna sono arrivate al secondo posto con circa la metà del numero di vittime raggiungendo i 61.832.
Concludiamo però con una nota positiva, il Recovery Asset Team (RAT) dell’FBI ha contribuito a recuperare quasi 305 milioni di dollari persi a causa delle truffe, con oltre il 79% dei successi delle operazioni.
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